Una storia possibile (1)
15 ottobre 2019
Il signor Li era molto eccitato, lo si capiva dal fatto che non smetteva di parlare e gesticolare.
Era entusiasta dell’evento che si sarebbe tenuto da lì a qualche giorno e che avrebbe portato migliaia di turisti da tutto il mondo nella città di Wuhuan. Il signor Li stava pianificando tutto meticolosamente dal 2015, anno in cui si designò la Cina come il paese ospitante dei giochi giochi mondiali militari del 2019. Lui sapeva che la gente ricca viene a Wuhan per provare cose nuove, cose che non avrebbe mai potuto provare nei loro paesi d’origine.
Si aspettava un importante aumento degli avventori dei ristoranti di ogni categoria e sapeva che avrebbero fatto a gara per accaparrarsi la sua merce più pregiata.
Huanle è il braccio destro del signor Li. È un ragazzo sveglio, sa che quando il suo capo è in quello stato deve dargli corda, tenerlo su di giri. In queste situazioni sa che può spuntarci qualche soldo extra perché il suo datore di lavoro considera i suoi dipendenti come parte della sua famiglia. Lui è un uomo d’affari ma non come i “maledetti capitalisti” yankee.
Huanle stava vedendosi con alcuni fornitori che gli stavano creando un pò di problemi. Sapeva che le forniture di animali selvatici, la merce più richiesta, non era un negozio semplice. Problemi legali e burocratici potevano rallentare l’arrivo del carico e in questo caso una settimana di ritardo equivaleva in un mucchio di soldi gettati.
Il signor Li si rivolse a Huanle mentre si accendeva l’ennesima sigaretta: “E allora? Sono arrivati gli animali dal Yunnan? Mi sono costati un occhio e me li pagheranno bene” “Non ancora” rispose Huanle “Ho chiamato stamattina e mi hanno detto di aver avuto un problema con i controlli”.
Il signor Li aspirava nervoso, “Problemi? Sempre problemi! I soldi in anticipo li hanno presi. Sapevano che sarebbe stato un carico troppo grosso per passare inosservato. Avrebbero dovuto inviarli un pò alla volta, e invece che hanno fatto? Si sono fatti beccare! E ora che faccio? Se ritardano ancora ci ritroveremo con i ristoranti che si rivolgeranno altrove e noi con un mucchio di animali che nessuno vorrà più”. Gettò via il mozzicone. “Huanle fai una cosa, ho bisogno che tu vada lì e risolva la faccenda. Se vogliono tirare sul prezzo tratta, ma prendiamoci gli animali. Se perdiamo la faccia coi ristoratori di Wuhuan possiamo chiudere la baracca e dedicarci ad altro”.
16 ottobre 2019
Huanle era di ritorno dai fornitori. Viaggiava sul retro di un camion ed era molto contento. Aveva appena chiamato il signor Li per confermargli che era riuscito ad ottenere gli animali e che aveva trovato un passaggio a buon prezzo che avrebbe velocizzato il trasporto. Il signor Li non smetteva di complimentarsi con lui, di dirgli che era il migliore dei suoi, che lo considerava come un figlio e che gli avrebbe fatto un gran regalo. Huanle era felice, quel vecchio brontolone era capace di grossi slanci di generosità quando era contento e magari stavolta avrebbe potuto permettersi un bel viaggio per il capodanno insieme alla sua ragazza.
La sua fidanzata era una brillante studente di dottorato che lavorava all’istituto di virologia di Wuhan. Fu lei a suggerirgli di cercare animali nella zona dello Yunnan, scherzava con lui dicendo che entrambi erano esperti degli stessi animali.
Mentre viaggiava non poteva fare a meno di notare i suoi preziosi animali stipati in piccole gabbie metalliche disposte sopra casse di legno. I suoi splendidi pipistrelli non smettevano di fare baccano e pisciavano e defecavano in continuazione. Mentre li osservava incuriosito osservò che nelle casse di legno dove poggiavano c’erano altri animali, anche loro stipati e impauriti. i loro occhioni non smettevano di fissarlo, al centro di quelle buffe facce scure. I procioni non erano delle prelibatezze come i pipistrelli, dubitava che quel carico fosse destinato all’alimentazione. Probabilmente sarebbero finiti scuoiati e le loro pelli vendute all’arrivo ma nel frattempo si stavano godendo una bella doccia calda di pipistrello.
Il viaggio fino a Wuhan era molto lungo. Ci sarebbero voluti quasi due giorni in compagnia di un odore non proprio gradevole. Il sacrificio però sarebbe valso la pena, il signor Li gli aveva promesso un grosso extra e la sorpresa era un invito alla cerimonia di apertura dei giochi militari per lui e la sua ragazza.
Dopo un giorno di viaggio si accorse di un fenomeno strano: alcuni procioni si erano distesi e emettevano strani suoni. Era come se… tossissero. Non pensava i procioni potessero tossire. Ora temeva che quelle bestiacce potessero infettare i suoi preziosi pipistrelli, alla prima sosta chiese all’autista di spostare i pistrelli in un altro luogo. L’autista fece spallucce dicendo che avrebbe dovuto provvedere lui. Così fece: spostò i pipistrelli in un altro posto e mise i procioni ammalati altrove. Vivi o morti non sarebbe stato importante per gli acquirenti che li avrebbero comprati solo per la loro pelliccia. Nel frattempo quelle bestiacce non smettevano coi loro lamenti e resero il resto del viaggio un vero inferno. Fu felicissimo di arrivare a destinazione e farsi una bella doccia. Doveva passar anche dal barbiere, l’indomani sarebbe andato alla cerimonia di apertura. Nel frattempo continuava a vedersi per l’ennesima volta Jurassic Park sul suo tablet. Era arrivato alla sua parte preferita e quando Ian Malcolm spiega alla dottoressa Sattler l’effetto farfalla. Era affascinato da quell’attore che riusciva a rendere credibile una frase inverosimile come: “Una farfalla batte le ali a Pechino e a New York arriva la pioggia invece de sole”. Sorrise pensando a come fossero esagerati gli americani.
18 ottobre
Lo spettacolo che si parava davanti al signor Li e consorte e ai suoi ospiti era davvero imponente. La Cina sapeva come stupire con la sua organizzazione e la perfezione delle coreografie. La fidanzata di Huanle si godette appieno tutto lo spettacolo mentre lui era costretto continuamente a strizzare gli occhi perché le luci lo abbagliavano. L’occhio sinistro non smetteva di lacrimargli, era un gran peccato. Sorrise e salutò gli ospiti del signor Li e si ripromise di andare a farsi visitare l’occhio l’indomani.
19 ottobre
Il medico era chiaramente di fretta. Gli prescrisse velocemente un collirio e gli disse di proteggersi con degli occhiali, non si lavò le mani dopo la visita e passò subito alla visita seguente. Huanle uscì dallo studio, il collirio gli calmò il fastidio e tornò al suo lavoro. La signora Mei entrò subito dopo per farsi visitare la sua cataratta.